Se viaggiate con degli adolescenti e siete a Vienna, una visita al Museo dei Videogiochi è d’obbligo. Anche se, lo anticipo, durante la nostra visita ho quasi visto più papà “scatenati” che figli!
Ma andiamo con ordine, spiegando innanzitutto in cosa consiste questo museo. Si tratta di un museo sui videogiochi, sulla loro storia dalle origini (più o meno quando sono nata io 😉) ai giorni nostri.
Da una parte la storia dei videogiochi, della programmazione, … dall’altra la possibilità di giocare. Inutile dirlo, questa è la parte che più è piaciuta a Gabriele. In tutto due ore di sfide a Pac Man, Super Mario, Space Battle, fino ad arrivare a Minecraft.
Il bello di viaggiare con i propri figli è quello di condividere esperienze che diventeranno ricordi.
È stata l’occasione per divertirci assieme. In realtà io sono sempre stata negata con i videogiochi e, a quanto pare, lo sono ancora adesso. Ho sempre perso, anche quando ci siamo sfidati al mitico “tamburello”, gioco veramente basico dei miei tempi, dove in realtà mi ero un attimo “gasata” avendo vinto la prima partita ma poi perdendo rovinosamente in quelle successive. Insomma, un totale disastro su tutti i fronti. Me la sono cavata solo in Tetris (altro gioco dei miei tempi) … ed è tutto dire!
È stata però anche l’occasione di imparare tante cose su questo mondo, per me quasi sconosciuto, di cui invece Gabriele è decisamente esperto e appassionato.
Il museo è ambientato in un bunker sotterraneo dove una targa riporta le avvertenze di quei tempi bui: “Non è consentito l’ingresso nel bunker LS alle persone affette da malattie trasmissibili e per le quali è stato disposto l’isolamento dal medico curante o dall’autorità sanitaria. Chi viola questo divieto mette in pericolo la salute dei propri concittadini ed è perseguibile penalmente. Il capo del raid aereo locale.”
La storia dei giochi per computer è affascinante e abbraccia diversi decenni di innovazione e progressi tecnologici. Durante la mia visita al museo ho ripercorso le pietre miliari più importanti nella storia dei giochi per computer.
Le macchine fiorirono durante il Rinascimento. Durante questo periodo furono prodotte elaborate figure meccaniche capaci di movimenti complessi. Famoso, ad esempio, il “Teatro degli Automi” di Juanelo Turriano, un ingegnere italiano che lavorò per la famiglia reale spagnola nel XVI secolo. Nel XVIII e XIX secolo, i distributori automatici furono sempre più commercializzati e utilizzati come dispositivi di intrattenimento in spazi pubblici come fiere e parchi di divertimento. In questo periodo, ad esempio, furono creati i jukebox che riproducevano musica attraverso organi a botte o fischietti. Con l’avvento dell’elettronica e dell’industrializzazione gli automatismi sono diventati sempre più complessi e variegati.
Negli anni Cinquanta, scienziati e ingegneri iniziarono a esplorare il mondo della simulazione computerizzata, fu così che, nel 1958, William Higinbotham sviluppò il primo gioco per computer “Tennis for Two” da giocare su un oscilloscopio. Anche se il primo videogioco considerato veramente interattivo è “Spacewar!” del 1962. Gli anni 70 furono segnati dall’emergere dell’industria dei videogiochi con l’introduzione delle prime console domestiche, come la “Magnavox Odyssey” (1972) e l'”Atari 2600″ (1977) mentre gli anni ’80 furono l’età d’oro dei giochi arcade. Giochi come “Pac-Man” (1980), “Donkey Kong” (1981) e “Space Invaders” (1978) divennero dei classici iconici. Console domestiche come il Nintendo Entertainment System (NES) (1985) e il Sega Master System (1985) hanno permesso ai giocatori di divertirsi giocando a casa. Da qui è stato un crescendo continuo: dai giochi multiplayer ai giochi online, a quelli per cellulari come “Snake” sui telefoni Nokia fino a “Minecraft” (2011), “Fortnite” (2017) e “Among Us” (2018) di fama mondiale. Anche la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR) sono diventate tecnologie importanti per esperienze di gioco coinvolgenti. Progresso tecnologico, creatività e un numero di fan in costante crescita sono alla base di un settore che continua ad evolversi, offrendo una varietà di opportunità ed esperienze ai giocatori di tutto il mondo.
…anche se lo ammetto la parte più bello del museo è …. Giocare, che siate adolescenti o no!
Questo museo di viedeogiochi, perfetto se viaggiate con adolescenti, si trova a Vienna nella zona di Neubaugasse (metro U3) a fianco al Museo del Mare (io non lo ho visitato per cui non so darvi un mio giudizio ma potrebbe essere una “bella abbinata” se viaggiate con dei figli)
Se cercate altri musei da visitare con adolescenti ecco la mia lista di musei in Italia e in Europa:
Museo delle Illusioni di Vienna: viaggio con adolescenti
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