Viaggiare vuol dire conoscere.

Conoscere posti, persone, costumi e usanze diverse dai nostri.

Bere un caffè in Bosnia ed Erzegovina è ben diverso dal “bere un caffè al volo” al bancone del bar prima di andare al lavoro.

Il caffè bosniaco non va bevuto, va assaporato.

Il caffè bosniaco assomiglia in apparenza a quello turco ma preparazione e degustazione (che qui è un vero rito) sono diverse … e i bosniaci ci tengono moltissimo a sottolinearlo!

Il caffè è preparato nella dzezva (una specie di “bricco” con manico ben diverso dalla nostra caffettiera) in cui si mette innanzitutto una polvere finissima di chicchi di caffè per poi versarci sopra acqua bollente. La “caffettiera” viene quindi messa sul fuoco fin quasi all’ebollizione. Appena salgono le prime bolle in superficie bisogna tenere la temperatura costante togliendo e rimettendo per circa 3 volte la dzezva sul fuoco. Ma ciò che mi ha fatto innamorare del caffè bosniaco è la modalità di degustazione. Il caffè viene servito con zollette di zucchero che non vanno messe nel caffè; bisogna intingere un angolo della zolletta nella bevanda e succhiarla e poi, solo dopo, bere un sorso di caffè. E così fino alla fine della zolletta … o del caffè! 😉 prendendosi tutto il tempo per se stessi o per una chiacchierata con gli amici!

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