Cosa vedere a Bucarest in 1 giorno?

Di cose da vedere a Bucarest ce ne sono tante, sinceramente più di quante pensassi prima di partire. Qui vi propongo 10 tappe da non perdere (ristorante compreso) che potete visitare in una giornata!

  1. PALAZZO DEL PARLAMENTO – CASA POPOLORUI
  2. CATTEDRALE DELLA SALVEZZA DEL POPOLO RUMENO
  3. MONASTERO ANTIM
  4. PLATA UNIRII
  5. HANUL LUI MANUC
  6. CARTURESTI CARUSEL
  7. PASAJUL MACCA – VILACROSSE
  8. BANCA NAZIONALE DELLA ROMANIA
  9. CHIESA DI SAN NICOLA
  10. PLATA UNIVERSITATI

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  1. PALAZZO DEL PARLAMENTO – CASA POPOLORUI

Tra le cose da fare a Bucarest c’è sicuramente la visita al Palazzo del Parlamento e ora vi spiego perchè 😉

Fatto costruire dal dittatore Nicolae Ceausescu per celebrare la sua carriera politica e militare è il secondo edificio più grande al mondo dopo il Pentagono. Per costruirlo vennero distrutte case, chiese, un monastero e due ospedali! In tutto 12 piani, 3000 stanze e una circonferenza che misura ben 3 km! Insomma un vero e proprio gigante dell’architettura! Oggi è sede del Parlamento, del Senato e del Museo di Arte Contemporanea. La visita è SOLO guidata e vi permetterà di visitare una piccolissima parte del palazzo. La durata è di circa 1 ora e ricordatevi che dovete avere 1 documento di identità con voi (passaporto o carta di identità, la patente non è considerata valida)

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2. CATTEDRALE DELLA SALVEZZA DEL POPOLO RUMENO

Tra le cose da vedere a Bucarest c’è sicuramente la Cattedrale della Salvezza del Popolo Rumeno. Il progetto di costruire un monumentale edificio come cattedrale risale a re Carlo I. Cancellato con il regime comunista tornò di attualità nel 1989 dopo la caduta del regime. I lavori sono così iniziati nel 2010 e sono ancora in corso, la cattedrale è stata tuttavia inaugurata nel 2018, è quindi visitabile ed è una delle più grandi cattedrali ortodosse al mondo.

Bucarest è anche una delle tappe del viaggio in treno in stile Orient Express che parte da Parigi per arrivare a Instanbul che vi racconto qui!

Se poi siete amanti dei viaggi in treno vi ricordo che con questo mezzo si può andare ovunque (o quasi) e qui vi racconto come (nel sito trovate tante altre destinazioni queste sono solo una piccola parte!):

3. MONASTERO ANTIM

Costruito all’inizio del 1700 per volere del patriarca della chiesa ortodossa Antim Ivreanul fu fatto “spostare” durante il regime comunista di 25 metri nel 1984 per costruire i palazzi in stile comunista che ancora oggi la circondano.

Qui sotto vi lascio i miei ultimi articoli, se vi va, dateci un’occhiata e fatemi sapere 😉

4. PLATA UNIRII

Si arriva in questa bella piazza percorrendo Bulevardul Unirii che è la strada più lunga e larga di Bucarest dove le auto, almeno quando sono andata io, sfrecciano ad altissima velocità. Questa zona, fino agli anni ’80 non esisteva, il quartiere precedente venne raso al suolo nel 1984 per lasciar spazio al nuovo centro progettato ispirandosi alla capitale coreana Pyongyang.

L’aspetto più caratteristico della piazza è rappresentato dalle 44 fontane che alla sera sono illuminate e, nei fine settimana, da maggio a ottobre, sono accompagnate da un sottofondo musicale.

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5. HANUL LUI MANUC

Se non sapete dove andare a mangiare a Bucarest vi consiglio questo ristorante sia per la qualità del cibo che per la location. Hanul Lui Manuc è un fantastico e ottimo ristorante (ovviamente il giudizio è mio e quindi assolutamente personale) realizzato all’interno di un caravanserraglio del 1770. La cucina è quella tipica rumena e i prezzi sono in linea con lo standard degli altri ristoranti della città. Cliccate qui per vedere il menu e i prezzi dei piatti!

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6. CARTURESTI CARUSEL

Altra cosa da fare assolutamente a Bucarest (gratis) è la visita a questa bellissima libreria! Cărturești Carusel è una libreria in via Lipscani 55 ospitata in un edificio di 6 piani per un totale di 1000 metri quadrati. Costruito all’inizio del XX secolo da una famiglia di banchieri fu sede inizialmente della loro banca per poi essere nazionalizzato durante il periodo comunista e trasformato in un grande magazzino. Caduto in disgrazia l’edificio è stato restaurato ed inserito dal Ministero della cultura e del patrimonio nazionale rumeno nella lista dei monumenti storici.

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7. PASAJUL MACCA – VILACROSSE

E’ una galleria coperta da vetrate gialle del 1891 per collegare la più vivace strada cittadina alla Banca Nazionale. Qui vennero collocati i primi bar e attività commerciali trasformando questa zona nel primo centro commerciale rumeno. Sede dei gioiellieri durante il periodo comunista è oramai tornata alla sua funzione originaria: bar dove bere un caffè o fumare narghilè.

8. BANCA NAZIONALE DELLA ROMANIA

Questa struttura, oggi sede della banca Nazionale della Romania dove si stampa la moneta locale, il LEU, ha avuto in passato diverse funzioni: pub, locanda, collegio femminile, … non essendo visitabile la potrete ammirare solo dall’esterno.

9. CHIESA DI SAN NICOLA

Bellissima! Non ci sono parole per descriverla se poi, anche voi, come me, avrete la fortuna di “capitarci” proprio durante una funzione vi assicuro che la vostra visita sarà ancora più affascinante. Costruita tra il 1904 e il 1909 con i rubli donati dallo zar Nicola II è anche chiamata “chiesa russa” per le sue “cupole dorate a cipolla”.

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10. PLATA UNIVERSITATI

L’itinerario si conclude in Plata Universitati ossia nel luogo simbolo della fine del regime comunista nel dicembre del 1989.

    Nelle prime ore del 22 dicembre Ceaușescu pensò che i suoi tentativi di sopprimere le proteste fossero riusciti.

    Tuttavia alle 7:00 sua moglie Elena ricevette la notizia che un gran numero di lavoratori stava avanzando verso il centro di Bucarest. Le barricate della Miliţia che dovevano bloccare l’accesso verso Piazza dell’Università e Piazza del Palazzo si dimostrarono inefficaci. Alle 9:30 la Piazza dell’Università era già colma di persone e i militari inviati per soffocare la rivolta si unirono ai manifestanti.

    Alle 10:00, quando la radio stava annunciando l’introduzione della legge marziale e il divieto di circolazione dei gruppi di più di 5 persone, centinaia di migliaia di protestanti si radunarono di propria iniziativa nel centro di Bucarest. Ceaușescu, che aveva provato a rivolgersi alla folla dal balcone del Comitato Centrale, fu accolto da bordate di fischi e improperi. Frattanto alcuni elicotteri lanciarono manifesti nei quali si chiedeva alla gente di non partecipare ai tentativi di sommossa e di tornare a casa a festeggiare il Natale.

    La stessa mattina, tra le 9 e le 11, il ministro della difesa Vasile Milea morì. Un comunicato diramato da Ceaușescu affermava che Milea era stato giudicato colpevole di tradimento e che si fosse suicidato dopo essere stato scoperto. Un’indagine realizzata tramite la riesumazione del cadavere nel novembre 2005 accertò che Milea effettivamente si suicidò, sparandosi con la pistola di un proprio subordinato.

    Dopo il suicidio di Milea, Ceaușescu nominò nuovo ministro della Difesa il generale Victor Stănculescu, che dopo una breve esitazione accettò. Stănculescu ordinò alle truppe di ritirarsi e dopo alcune ore, data la criticità della situazione, persuase Ceaușescu a tentare la fuga con un elicottero. Rifiutandosi di applicare gli ordini repressivi di Ceaușescu, Stănculescu aveva praticamente realizzato un colpo di Stato militare.

    Ceaușescu e sua moglie Elena lasciarono la capitale insieme ad altri due collaboratori di fiducia, Emil Bobu e Tudor Postelnicu. La meta era la residenza di Ceaușescu a Snagov, da cui proseguire per Târgoviște.

    Il pilota Vasile Maluţan, cui uno degli attendenti teneva una pistola puntata alla testa, riuscì però a convincere i passeggeri a scendere prima, informandoli falsamente che la contraerea aveva intercettato l’elicottero, minacciando di abbatterlo. La scusa era plausibile, avendo l’esercito rumeno chiuso lo spazio aereo sopra il Paese e i Ceaușescu vennero fatti atterrare presso una fattoria. Quando capirono di essere caduti in trappola, i coniugi Ceaușescu tentarono di fuggire in automobile; inseguiti, furono bloccati da una pattuglia della polizia. I poliziotti trattennero i coniugi Ceaușescu nella volante, attendendo notizie dalla radio circa l’esito degli scontri tra forze governative e ribelli. Quando ormai fu chiara la vittoria di questi ultimi, i poliziotti consegnarono il dittatore e la moglie all’esercito.

    Trasportati in una scuola elementare di Târgovişte, il 25 dicembre i due furono processati da un tribunale militare istituito ad hoc e condannati a morte per una serie di accuse, tra le quali il genocidio. La sentenza fu immediatamente eseguita nel cortile dell’edificio. Il filmato del processo e dell’esecuzione furono diffusi il giorno stesso dalla televisione di Stato, ormai sotto il controllo dei ribelli.

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