In Toscana il gioco delle bocce è una vera passione. In realtà la tradizione pare essere piuttosto antica e, durante il Rinascimento a Firenze, divenne veramente uno sport di moda e dico sport non a caso perché già Ippocrate, famoso medico greco, suggeriva il gioco delle bocce come attività fisica.
Ma torniamo al Rinascimento e a Firenze dove, nella piazze e per strada, si giocava a bocce. Il gioco così svolto divenne ben presto però molto chiassoso e, in un certo qual modo, pericoloso: pensate a una boccia di circa 10 cm che vi colpisce! Fu così che, sui muri di Firenze, in prossimità di chiese e istituti religiosi, vennero apposte delle targhe in marmo sulle quali era indicato il divieto di giocare a palla in quel posto.
A quanto pare ciò non fu sufficiente, per cui si rese necessario definire i luoghi dove era permesso giocare. Tra questi la “Piazza delle pallottole” che, ai tempi, era uno slargo assai più ampio di quello odierno, nell’Ottocento infatti quest’area venne ridotta per allargare la vicina Piazza del Duomo
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