In questo articolo Camilla, mamma e appassionata di trekking, ci racconta il giro dei dodici impianti in Val di Fassa.
Vi racconterò un itinerario alternativo rispetto a quelli che usualmente vengono consigliati a famiglie con bambini.
Si tratta di un percorso semplice, il tempo di cammino è di circa 2,5 h. diluito in tutta la giornata .
Intervallerete funivie a brevi tratti a piedi, gran parte del dislivello lo si fa comodamente seduti godendosi la vista sulle Dolomiti fassane. Salendo e scendendo di valle in valle senza scarpinare, i piccoli si divertiranno un mondo!
Scegliete una giornata in cui il tempo sia bello, occorre tutto il giorno e vale la pena godersi gli ottimi panorami.
Ricordate di portare una giacca a vento e un paio di occhiali da sole, salirete fino a quasi 3.000 metri e le rocce grigio bianche al Sass Pordoi sono abbaglianti!
Si parte!
Il punto di partenza è l’impianto del Buffaure a Pozza di Fassa, giunti in cima si scende qualche minuto raggiungendo la seggiovia del Col de Valvacin.
All’arrivo, al ristorante pizzeria Al Zedron oltre alla bella vista sulla Marmolada questa estate (2018) c’era un tendone con interessanti cartelloni con la storia della vita api, insetti operosi e preziosi in molti ecosistemi.
Comincia la camminata. Il primo tratto è un po’ ripido, ma non temete è breve.
Raggiunta la cima del Sas de Adam si continua dapprima in discesa e poi traversando a mezza costa con belle vedute fino alla Sella Brunech.
La seggiovia scende al Ciampac un grande pianoro contornato da montagne tra cui spicca in cima ad una ripida collina la trapezoidale Crepa Neigra di origine vulcanica.
In un ambiente dove i gruppi montuosi sono di chiara dolomia o calcare è curioso vedere anche montagne di colore scuro.
Nei pressi della telecabina c’è il Giardino geologico del Ciampac, 4 interessanti tabelloni sui tre diversi tipi di rocce.
La telecabina scende ad Alba e una grande funivia vi porterà a Col dei Rossi punto panoramico di grande interesse.
360° di splendide montagne: il gruppo della Marmolada, il Sasso Piatto, il Sasso Lungo, e poi il Sass Pordoi, il Piz Boè e il Piz Ciavazes.
Non potrete che rimanere a bocca aperta.
Ma le bellezze non finiscono qui.
A questo punto c’è un secondo tratto di cammino, scendete e superate il Rifugio, prendete a sinistra il sentiero 601 e raggiungete la strada del Passo Pordoi.
Raggiunto il Passo sulla strada asfaltata, prendete la funivia che vi porterà in pochi minuti al Sass Pordoi.
Godetevi la salita, nel tratto finale la cabina passerà tra le pareti che si fanno via via più strette, siete proprio nel cuore della montagna!
Il Sass Pordoi è un posto davvero insolito e di selvaggia bellezza.
Anche se nessuno di noi è mai stato sulla luna nell’immaginario collettivo la si immagina proprio così!
Vista l’altitudine non ci sono alberi né prati né vegetazione, solo distese di bianca roccia che riflette gli accecanti raggi del sole.
Anche in estate vista l’altitudine si possono trovare lingue di neve dove i bimbi saranno felici di prendervi a palle di neve.
I piccoli e poco profondi laghetti glaciali saranno un’altra occasione di divertimento.
Si può passeggiare alla ricerca dell’angolo più suggestivo o si possono intraprendere gite più impegnative che però necessitano di tempo.
Una di queste è il Piz Boè, noi non siamo mai saliti in quanto già a luglio ci sono lunghe colonne di persone.
Il sentiero presenta tratti esposti e passaggi su roccette agevolati da funi e gradini metallici.
Ridiscesi al Passo Pordoi nel parcheggio di fronte alla funivia sul lato destro c’è l’indicazione Pecol; il sentiero scende in una valletta erbosa verso il rifugio Ciampolin dove c’è anche un piccolo parco giochi.
Anche sul lato sinistro c’è un sentiero ma è per le mountain bike.
In questo tratto tutto in discesa, abbiamo più volte trovato famigliole di marmotte che per nulla infastidite dai turisti scorrazzano tranquille sui prati.
Continuando a scendere raggiungete la telecabina Pecol che vi porterà a Canazei dove potrete prendere i mezzi pubblici per il ritorno.
Se volete potete scendere a Pera e concatenando le tre seggiovie arrivare al Ciampedie con vista eccezionale sul gruppo del Catinaccio e Torri del Violet e ridiscendere in funivia a Vigo.
Il vostro giro è terminato!
Commenti recenti