Premessa. A me gli autogrill piacciono. Quando viaggio (sia che il viaggio sia lungo, sia che sia breve) non mi dispiace mai fare una sosta all’autogrill. Per quale motivo? Perché mi sembra di entrare nel “mondo dei balocchi”, quello di Pinocchio e Lucignolo, con tutte quegli scaffali pieni di biscotti e snack, scatole giganti di M&M’s, piramidi di peluches Ty di tutti i colori, tubi di Pringles alti 50 cm, mini scatolette di tic tac multigusto, scatole con 200 (e più) pennarelli e matite colorate. Insomma, mi vien voglia di comprare tutto ma non compro mai nulla. Di solito prendo un caffè e, al massimo, un toast (o se proprio voglio strafare un panino “Camogli”). Ecco, quando mi fermo all’autobar Marenco sulla A6 Torino-Savona le cose sono completamente diverse. Questo autobar non ha veramente nulla a che fare con tutti gli autogrill, questo autobar è un posto dove ogni volta che vengo, entro dentro catapultandomi letteralmente sulla vetrina dei panini e dei dolci. Si perché a differenza degli altri Autogrill dove già prima di entrare so che prenderò un toast o, come dicevo prima, al massimo un Camogli, qui ogni volta è un’esperienza diversa. Perchè? Leggete qui sottto!
La vetrinetta in cui sono esposti i piatti è un vero paradiso dei golosi con il suo trionfo di squisitezze: focaccetta con la salsiccia di Bra (la mia preferita) servita calda con pepe e olio, panino con il tomino e rucola (una vera squisitezza), e ancora speck e cipolle, panino con la porchetta, con arrosto di maiale e scamorza affumicata e per gli amanti dei dolci: torte di mele home made, crostate di marmellata, torte con i marron glaces o le cassate siciliane recapitate giornalmente direttamente da Palermo…..Un vero spettacolo per gli occhi e per il palato! Il tutto a prezzi veramente contenuti: noi in tre per 3 focaccette e 3 fette di torta mangiamo spendendo circa 25 euro.
Purtoppo però questo autobar rischia di scomparire. La famiglia Marenco, che gestisce l’autobar da 60 anni, non ha infatti potuto partecipare alla gara per ottenere l’area, i criteri per partecipare al bando di gara infatti si sono rivelati proibitivi per un privato.
Su Change.org è stata lanciata una petizione per “salvare l’autobar Marenco” definito da più parti un’eccellenza italiana. Alla data in cui ho scritto il post erano state raccolte 1.507 firme.
Io ho firmato sperando che non venga chiuso un posto così, splendente agli occhi del cuore (grazie alla cortesia del personale), del cervello (grazie alle opere d’arte e alla cura con cui viene tenuto il locale) e, naturalmente, del palato (ma di questo ho ampiamente parlato nel post!).
Sarebbe un vero peccato!
Non e’ possibile!