Città magica per eccellenza, legata da sempre a culti magici, Torino è uno dei vertici del triangolo della magia nera (insieme a Londra e San Francisco) ma anche uno dei vertici della magia bianca, quella buona assieme a Lione e Praga. Durante la nostra visita a Torino abbiamo visitato alcuni di questi “poli magici”, se anche voi siete attratti da questi misteri (i bambini ne saranno affascinati e saranno più motivati nel visitare la città) qui trovate il nostro itinerario di Torino tra la magia nera e la magia bianca! Lunghezza percorso: 2,5 Km

Durata percorso (senza soste): circa mezz’ora

Itinerario:

Partenza: Piazza S.Carlo Da Piazza S. Carlo al Portone del Diavolo in via XX Settembre: 290 mt (4 minuti)

Dal Portone del Diavolo alla Fontana Angelica di Piazza Solferino: 600 mt (7 minuti)

Dalla Fontana Angelica di Piazza Solferino a Piazza Castello: 750 mt (9 minuti)

Da Piazza Castello alla Mole Antonelliana: 750 mt (9 minuti)   

Dove dormire a Torino con bambini? … Ecco la nostra esperienza all’Allegroitalia Golden Palace Hotel, un albergo veramente Family Friendly!

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1. Palazzo del Diavolo con il suo portone … la magia nera Questa è la tappa che piacerà sicuramente di più ai bambini, si perché a questo palazzo e al suo portone sono legate tante storie misteriose: storie di sparizioni, di omicidi e di misteri irrisolti. Si narra che il portone sia stato creato dal DIAVOLO in persona per rinchiudervi uno stregone che aveva osato invocarlo inutilmente! Una volta imprigionato lo stregone non riuscì mai più ad uscire! Il batacchio centrale del portone raffigura proprio il diavolo in persona che da lontano scruta i passanti e ammonisce i visitatori che bussano alla sua porta! Ma le leggende legate a questo portone non finiscono qui! A inizio ‘800 un certo maggiore Melchiorre Du Perrie entrò nel palazzo per un rapido pranzo prima di partire con documenti segreti e importanti ma … non riuscì ad uscire mai più dal palazzo! Pare però che 20 anni dopo, durante i lavori di ristrutturazione dell’edificio, gli operai abbatterono un muro e li dietro vi trovarono uno scheletro imprigionato! Nel 1790 invece, durante una sontuosa festa di carnevale, una delle ballerine che si esibiva durante i festeggiamenti cadde a terra pugnalata mortalmente. Nella stessa notte si scatenò una terribile tempesta sulla città con tuoni, vento pioggia e lampi. Le luci del palazzo si spensero e gli invitati scapparono via terrorizzati. Poco tempo dopo fu avvistato nel palazzo un fantasma che si aggirava tra le stanze, era quello della ballerina: l’assassino e l’arma non vennero mai trovati. Nel 1600 pare invece che il palazzo fosse la sede della Fabbrica dei Tarocchi. Lo sapevate che la carta dei tarocchi associata al diavolo è la numero 15? E indovinate un po’? Nel 1600 in numero civico del palazzo era esattamente il 15!! … mentre ora di qui passa il bus n. 15 .. coincidenze o magia nera?!?

2. Fontana angelica di Piazza Solferino … la magia bianca In questa fontana puoi trovare le statue di due figure femminili e due maschili. Quelle femminili rappresentano la Primavera e l’Estate mentre quelle maschili l’Autunno e l’Inverno. Se guardi bene potrai notare che l’Inverno ha lo sguardo rivolto verso Est, dove sorge il sole, simbolo di energia positiva mentre l’acqua, versata dalle otri rappresenta la conoscenza data agli  uomini, anche questo simbolo positivo.  

3. Piazza castello … la magia bianca Questa piazza è l’epicentro della magia bianca. Questo è infatti il punto esatto del confine tra la zona est (magia bianca) e quella ovest (magia nera) dove, ai tempi dell’antica Roma, venivano crocefissi i condannati e sepolti i morti.

4. Mole Antonelliana … la magia bianca La Mole Antonelliana sarebbe, secondo gli esperti di esoterismo, un’enorme antenna che tende al cielo irradiando energia positiva presa dal sottosuolo. Presso la Gran Madre, al di là del Po, c’è poi una statua, la statua della Fede che, secondo gli studiosi mostrerebbe il luogo dove è sepolto il Sacro Graal: il suo sguardo infatti indicherebbe il cammino da seguire per ritrovarlo….e indovina un po’? il suo sguardo è proprio rivolto verso la Mole Antonelliana!

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