A luglio 2015 siamo andati per 3 settimane in Sri Lanka, organizzando come sempre il nostro viaggio in totale fai da te. Lo Sri Lanka è un paese molto bello e molto vario: spiagge da sogno, natura incontaminata, templi antichi e persone simpatiche e disponibili …. Per noi infatti, l’aspetto più bello del viaggio, è stato forse proprio il contatto con la gente del posto e le esperienze che abbiamo potuto vivere con loro: dal corso in cucina fai da te alla giornata che Gabriele ha trascorso a scuola con il suo amico Dimal. Ecco allora il nostro itinerario con partenza 1 luglio e rientro 19 luglio….
2 luglio arrivo in tardo pomeriggio a Colombo Pernottamento a Negombo
3 luglio trasferimento in treno da Colombo a Kandy
4 luglio trasferimento in pulmino da Kandy ad Argam Bay
5 luglio Arugam Bay
6 luglio Arugam Bay
7 luglio Arugam Bay e safari al a Kumana National Park
8 luglio Arugam Bay
9 luglio Arugam Bay
10 luglio trasferimento in auto da Arugam Bay a Polonnaruwa con visita di Polonnaruwa in tuk tuk
11 luglio visita di Anuradhapura e trasferimento in auto a Sigiriya
12 luglio visita al tempio rupestre di Sigiriya e alle Grotte di Dambulla
13 luglio trasferimento in auto da Sigiriya a Ella (visita ai giardini delle spezie, alle piantagioni e alla fabbrica di te, alle cascate e a Nuwara Eliya)
14 luglio trasferimento in treno da Ella a Kandy
15 luglio visita di Kandy, spettacolo di danza e tempio del dente durante la cerimonia serale
16 luglio mattinata di shopping a Kandy e visita della scuola del nostro amico Dimal e della chiesa protestante
17 luglio trasferimento in treno da Kandy a Colombo
18 luglio partenza in serata per l’Italia (scalo a Dubai – compagnia aerea Emirates)
19 luglio arrivo a Malpensa al mattino
1 luglio partenza: volo Milano – Colombo con scalo a Dubai e un breve scalo alle Maldive (compagnia aerea Emirates)
Partiamo da Milano in serata, il volo è tranquillo e, dopo aver fatto scalo a Dubai, facciamo un secondo e brevissimo scalo alle Maldive,….abbiamo così l’occasione di ammirare dall’alto (e scattare qualche foto) i bellissimi atolli maldiviani.. spettacolari, soprattutto visti da quassù!
2 luglio arrivo a Colombo
Atterriamo all’aeroporto di Colombo, che si trova in realtà a Negombo (circa 40 km a nord della capitale), alle 18.30, prendiamo un taxi che in 20 minuti ci porta a Villa Shade dove abbiamo prenotato un bellissimo villino tramite booking. E’ tardi, il proprietario del resort e’ molto gentile e ci accoglie con tutti gli onori di casa! Il villino e’ immerso nel verde, 1 letto matrimoniale e 1 singolo, ventilatore a soffitto e un bellissimo bagno all’aperto! Siamo cotti, sul tavolo del Resort c’e’ il menù di un take away della zona, ordiniamo telefonicamente la cena, mangiamo e andiamo a dormire.
3 luglio trasferimento da Colombo a Kandy
Oggi iniziamo il nostro viaggio alla scoperta dello Sri Lanka! Prima tappa: Kandy, questa città sarà al momento solo una tappa intermedia per raggiungere Arugam Bay (in auto ci vogliono circa 10/14 ore e noi vorremmo, per quanto possibile, prediligere i trasporti locali: treno e tuk tuk). Inizialmente volevamo percorrere questa tratta in 3 giorni, andando da Colombo a Kandy in treno il primo giorno, il secondo da Kandy a Ella sempre in treno e infine da Ella a Arugam Bay in auto. Ma arrivati alla stazione di Colombo Fort scopriamo che, per la tratta Kandy-Ella, 6/7 ore di treno in tutto, non ci sono più posti a sedere liberi…sinceramente 6 ore in piedi sono troppe!!!! Optiamo quindi per andare fino a Kandy in treno, dormire lì una notte e spostarci il giorno seguente direttamente ad Arugam Bay in auto.
Prendiamo un taxi che ci porta alla stazione (da Negombo alla stazione di Colombo meno di 1 ora), acquistiamo i biglietti per il treno numero 1023 delle 12.40, arrivo previsto a Kandy per le 16.04, anche se arriveremo con circa mezz’oretta di ritardo…niente di diverso dall’Italia! Il prezzo del biglietto complessivo (2 adulti e 1 bambino) e’ di pochi euro!!! I posti a sedere numerati sono esauriti per cui prendiamo la seconda classe e …incrociamo le dita! Compriamo qualcosa da sgranocchiare durante il viaggio e una bottiglia d’acqua e ci sediamo sui nostri zaini di fronte al binario. Ogni tanto qualcuno si avvicina chiedendoci da dove veniamo, quanto ci fermiamo in Sri Lanka, cosa visiteremo…domande che ci sentiremo ripetere centinaia di volte durante il nostro viaggio! Io e Gabriele proviamo a copiare sul nostro quaderno di viaggio il nome della stazione con i caratteri cingalesi…le persone si fermano e ci danno consigli su come scrivere questi caratteri per noi così strani! Un tizio, muto, ci fa segno di alzarci e ci mostra dove posizionarci lungo il binario, in effetti ci sono dei cartelli che indicano dove si fermeranno i vagoni di prima, seconda e terza classe. Ma la sorpresa più grande deve ancora venire: il treno inizia ad entrare in stazione e, quando si sta per fermare ma è ancora in movimento, molte persone si attaccano alle maniglie delle porte e saltano sul treno….il tizio salta su anche lui e ci indica in maniera animata di salire velocemente, ci prende gli zaini e ce li butta su tre sedili…poi fa lo stesso per un altro turista cinese. Insomma: sembra un vero e proprio assalto al treno! E per fortuna il tipo (che ovviamente poi passa a farsi dare una mancia) ci ha preso il posto: il treno e’ infatti affollatissimo: io mi siedo con Gabri mentre Fabrizio si siede dalla parte opposta del corridoio ma …non riusciamo a vederci ne a parlarci per quasi tutta la durata del viaggio!
Il viaggio procede lento, dopo una prima parte attraverso la periferia di Colombo ci immergiamo nel verde della campagna, i finestrini sono aperti, al centro del vagone i ventilatori girano all’impazzata per rinfrescare, per quanto possibile, quest’aria calda pregna di umidità. Sarà che il treno e affollatissimo sarà perché fa parecchio caldo ma molte persone fanno il viaggio aggrappate alle maniglie delle porte (che sono sempre aperte) o sedute sui gradini delle entrate! Premesso che io adoro viaggiare in treno, consiglio a tutti di provare quest’esperienza (anche solo per un breve tratto) in Sri Lanka…e’ un vero e proprio “viaggio nel viaggio” che permette di entrare in contatto con il vero modo di vivere di chi vive qui, assaporando la lentezza del viaggio (talvolta 10 km all’ora, al massimo 30/40 km/ora!!) esperienza ormai impossibile da fare nei paesi occidentali dove si costruiscono treni sempre più veloci. La lentezza permette di ammirare il paesaggio cogliendone i suoi particolari e sfumature: il verde della natura, gli orti perfettamente coltivati, le donne in sari che raccolgono le foglie di te’, i bambini che tornano a casa da scuola camminando lungo le rotaie perché in questi paesi dispersi sulle colline ci sono pochissime strade e i villaggi sono collegati tra loro dalle rotaie del treno….. I bambini finiscono la scuola alle 13 ma dopo quasi 2 ore ne trovi ancora alcuni che camminano lungo le rotaie per arrivare alle loro case spesso distanti da scuola.
Arrivati a Kandy contrattiamo, con un autista che troviamo davanti alla stazione, il trasporto a Arugam Bay per il giorno successivo e ci facciamo portare in albergo (dalla stazione del treno all’albergo che si trova in collina 300 rs). Pernottiamo al Bethel Rest Resort (1 camera con 1 letto matrimoniale e 1 singolo, ventilatore e bagno in camera) un resort a gestione famigliare molto carino sulla collina, scelta ottima: essendo in alto fa più fresco e la famiglia che gestisce il resort e’ fantastica! Hanno 3 figli di cui uno poco più grande di Gabriele che ovviamente è felicissimo di poter giocare con un bambino della sua età!!! E’ incredibile vedere con quale velocità e semplicità i bambini (pur parlando lingue diverse) riescano a giocare e divertirsi assieme! Dal momento che è già tardi e la giornata è stata impegnativa decidiamo di rimanere al resort, Gabri gioca con il suo nuovo amico e io chiedo alla proprietaria di poter cucinare con lei….una vera e propria lezione di cucina Sri lankese! Ci mettiamo in cucina e iniziamo a preparare la cena: minestra, passato di lenticchie, pollo marinato, patate speziate, riso, curd con miele e gelato….la signora mi mostra tutti gli ingredienti (tantissime spezie e verdure) e mi spiega i passaggi…speriamo di ricordare qualcosa al mio rientro in Italia! Voglio assolutamente sperimentare il pollo e le patate che sono piaciute tantissimo a Gabri! Ceniamo e a nanna…fantastica giornata che ci ha permesso di avvicinarci e conoscere il modo di vivere delle persone di questo paese!
4 luglio trasferimento in pulmino da Kandy ad Arugam Bay
Oggi ci trasferiamo in pulmino da Kandy ad Arugam Bay, circa 6 ore con partenza alle 9. Il nostro autista e’ fantastico, e’ molto prudente, cosa per nulla scontata da queste parti dove è tutto un suonare di clacson e un sorpassarsi in contromano! Il pulmino poi è comodissimo, i sedili si possono reclinare completamente e Gabri dorme ancora un po’! Il viaggio e’ lunghetto: bisogna infatti arrampicarsi su per le montagne che si trovano al centro dell’isola e separano la costa ovest da quella est. Arrivati in cima si gode però di una vista mozzafiato che, se avete la fortuna come noi di arrivare in una bella giornata di cielo limpido, vi permetterà di scorgere in lontananza il mare della costa est. Lungo il percorso ci fermiamo a comprare qualcosa in una baracchetta e poi iniziamo a ridiscendere il fianco della montagna, ad un tratto però il paesaggio cambia completamente: immense distese verdissime coltivate a riso, campi immensi color dell’oro su cui pascolano decine di bufali e, con nostra grande sorpresa, elefanti in riva al lago che si rinfrescano.
Nel pomeriggio arriviamo ad Arugam Bay, il taxista ci porta da un suo amico, che ci propone una cabana sulla spiaggia a 15 usd, purtroppo abbiamo già prenotato le prime 3 notti, per cui ci trasferiamo all’albergo che avevamo prenotato la prima notte, ma ci accordiamo con il ragazzo della cabana per le 4 notti che non abbiamo ancora prenotato. Dal momento che abbiamo cambiato programma all’ultimo minuto ho prenotato il pernottamento per questa notte solo ieri su booking all’East Bech Surf Resort. Una camera (piccolina) a 30 usd, colazione inclusa, con 1 letto matrimoniale e 1 singolo, zanzariere e ventilatore. Sinceramente non la consiglio, la camera era caldissima e c’erano molte zanzare, per fortuna ci siamo portati dietro uno spray che le ha seccate tutte! ( alla partenza ero un po’ scettica, il bottiglione e’ ingombrante e mi sembrava un po esagerato portarci dietro sto coso, ma alla fine sono rimasta soddisfatta soprattutto dal momento che abbiamo spesso pernottato in cabane in legno, con tetto di paglia e pertanto con qualche insetto o animaletto vagante!).
Prendiamo i costumi e via al mare che si trova proprio dietro al resort…la spiaggia e’ fantastica, pochi turisti, sabbia bianca, onde per Fabrizio e una spettacolare insenatura con acqua immobile per Gabriele…all’estremità’ settentrionale della baia un bellissimo stupa bianco costruito direttamente sulla sabbia sulla riva del mare, completa degnamente il fantastico quadro che si apre ai nostri occhi. Facciamo una camminata lungo la baia e un bel bagno ristoratore …l’acqua e’ caldissima!!! Ceniamo nel ristorante vicino al resort e…buona notte!
Dal 5 al 9 luglio Arugam Bay
Oggi ci trasferiamo al Rupa’s (zona sud della baia) dove avevo prenotato dall’italia tramite booking 2 cabanas (ognuna con un letto matrimoniale, zanzariera e ventilatore) per un totale di 40 usd (20 usd a cabana). Ci accoglie una ragazza russa molto gentile, il posto è carino, ombreggiato con vari tipi di cabanas (in legno, in muratura, con o senza aria condizionata) e tutte con la loro amaca di fronte all’ingresso. Una zona bar e ristorante con tavoli e una zona relax con grossi letti su cui sdraiarsi a leggere un libro si affacciano sulla spiaggia! L’atmosfera è internazionale piena di ragazzi giovani che praticano surf provenienti da varie parti del mondo, ed è qui che incontriamo l’unico italiano della vacanza…ovviamente anche lui surfista! Unico aspetto negativo del posto e’ che si trova nella zona più movimentata di Arugam Bay per cui si può rischiare (come è successo a noi di sentire musica ad alto volume fino a tardi!). Trascorriamo la settimana ad A Bay tra surf, camminate in spiaggia, bagni, castelli di sabbia e caccia ai granchi che sbucano dalla sabbia.
Oltre al mare A Bay offre però anche alcune interessanti gite nei dintorni: giri in canoa nella laguna, safari, visite a siti archeologici.
7 luglio Arugam Bay e Safari al Kumana National Park, Okanda Sri Murugan Kovil e camminata sotto le stelle sulla deserta spiaggia di Okanda
La nottata e’ stata durissima…a fianco al nostro resort hanno suonato e ballato fino all’alba…risultato: notte insonne! Se non siete amanti della vita notturna vi consiglio di pernottare nella zona a nord di Arugam Bay (in ogni caso si arriva da una parte all’altra del paesino e della spiaggia con una passeggiata di una quindicina di minuti o più comodamente con un tuk tuk per 150-200 rs). Per fortuna , non avendo trovato da pernottare qui al Rupa’s, per le prossime notti ci trasferiamo nella zona nord in una fantastica cabana proprio sulla spiaggia con 1 letto matrimoniale e 1 singolo, ventilatore e zanzariera e ….vista spettacolare sull’oceano…il tutto per 15 usd a notte! In 10 minuti il tuk tuk ci porta da una parte all’altra della baia, lanciamo i nostri zaini nella stanza e ci buttiamo in mare per un bel bagno e qualche castello di sabbia. Pranziamo presto nel ristorantino di fronte al nostro resort e alle 14 partiamo per il nostro safari!
Noi abbiamo deciso per quello del pomeriggio (sunset safari) su consiglio di una ragazza del posto e devo dire che abbiamo fatto bene, gli animali infatti escono per andare a bere quando inizia a fare fresco ossia nel tardo pomeriggio, per cui se si va a fare il safari del mattino si rischia di non vedere nulla oltre a prendersi una grande botta di caldo!
Per visitare il parco e’ necessaria la jeep, i sentieri (se così si possono chiamare) sono in pessime condizioni: dissestati, fangosi, con buche ma totalmente immersi nella natura. Noi abbiamo condiviso la jeep con altri 4 ragazzi dividendo così il prezzo totale del noleggio che è di circa 60 usd in tutto (per cui se siete in 6 – Gabri non ha pagato – vi costerà 10 usd a testa). Tenete conto che, al prezzo del noleggio della jeep, va ancora aggiunto il biglietto di ingresso al parco che costa 1.300 rs a testa (Gabriele non ha pagato). Per arrivare da Arugam Bay all’ingresso del parco ci vuole circa un’ora e già lungo i tragitto abbiamo incontrato sterminate distese popolate da bufali, uccelli di vari tipi e, sulla strada del ritorno, nella notte, illuminato dai fari della jeep, un’elefante!
Arrivati all’ingresso del parco incontriamo il taxista che ci aveva accompagnato dall’aeroporto all’albergo e che ci racconta di essere un appassionato di foto naturalistiche e di essersi accampato nel parco per 3 giorni per scattare le sue foto; ci conferma che, in questo periodo, questo è il parco dove si riescono ad avvistare il maggior numero di animali e dove ci sono pochi turisti regalando pertanto a chi lo visita un’esperienza molto più autentica di quanto non sia in altri parchi come nel più famoso Yala National Park.
All’ingresso un mini museo ci accoglie con un po di teschi di elefante, scheletri, serpenti e animali imbalsamati ….niente di che ma curioso per i bambini. A questo punto inizia la vera avventura: ci infiliamo in un groviglio di arbusti rami e fogliame, avvistiamo qualche daino, pavoni e tanti bufali….lo ammetto: sono un po’ scoraggiata ma, appena il sole inizia a calare e l’aria a rinfrescarsi ecco che davanti ai nostri occhi si apre uno scenario fantastico: distese di sabbia e erba immense popolate da branchi di bufali ed elefanti, distese d’acqua dove gli elefanti vanno a bere e rinfrescarsi, coccodrilli e uccelli a non finire! Saliamo anche su una torre di avvistamento da cui si può ammirare il paesaggio circostante e godersi una bella brezzolina molto gradita dopo la calda giornata! Ricordatevi di portarvi dell’acqua da bere: il safari dura parecchie ore e fa molto caldo!
Alla fine del giro siamo parecchio cotti, Gabriele si addormenta sulla jeep ma la giornata non è ancora finita, e’ ormai buio ma decidiamo di fermarci al tempio vicino dove tantissimi pellegrini indù si sono radunati per le 2 settimane che precedono il plenilunio di luglio prima di affrontare l’ultima tratta di 5 giorni di pellegrinaggio verso Kataragama. Gente accampata ovunque, per terra o in baracche costruite sul momento, uomini e donne che lavano i propri abiti usando l’acqua di grandi pozzi e al centro dell’accampamento bancarelle, suoni, giochi e luci colorate come in un luna park un po’ onirico! Scendiamo dalla jeep e veniamo accerchiati, i più timidi ci osservano, i più coraggiosi salutano e cercano di parlarci…una ragazzina sghignazzante dalle lunghe trecce nere e dagli occhi scurissimi mi dice : “you are beautiful!”… Bellezza della diversità! Una breve passeggiata di alcuni minuti ci porta a una magnifica spiaggia dove i pellegrini coi loro vestiti colorati passeggiano sotto un cielo stellato. Ripartiamo con la nostra jeep e lungo la strada incontriamo un altro elefante illuminato dai fari dell’auto, arrivati ad Arugam Bay mangiamo e via a dormire stanchi morti , immensamente soddisfatti!
10 luglio trasferimento in auto da Arugam Bay a Polonnaruwa con visita di Polonnaruwa in tuk tuk
Oggi si parte per il tour itinerante alla scoperta delle bellezze di questo paese. Decidiamo di noleggiare un’auto con driver per 4 giorni (60 usd al giorno) per visitare la zona del triangolo culturale, la Hill Country fino ad arrivare ad Ella da cui riprenderemo il nostro percorso in treno. Questa zona non è infatti coperta dalla rete ferroviaria (salvo alcune tratte con vari cambi) e spostarsi con gli autobus richiederebbe parecchio tempo, avremmo dovuto impiegare, per ogni spostamento, un’intera giornata, raddoppiando pertanto la durata del viaggio: in questo modo invece, siamo riusciti a vedere un sacco di cose! Ovviamente organizziamo tutto da qui (è molto più conveniente che farlo preventivamente dall’Italia), chiediamo qualche prezzo in giro e a Rasika (il proprietario del resort Bethel Rest di Kandy) che ci propone un’interessante e vario itinerario e un valido preventivo.
Alle 8 arriva il nostro driver, ha un’auto piccolina ma più che sufficiente per le nostre esigenze e limitato bagaglio (2 zaini), partiamo per i 220 Km che ci separano da Polonnaruwa che percorreremo in circa 4 ore e mezzo. Decidiamo di percorrere la strada che costeggia il mare (A4) fino ad arrivare quasi a Batticaloa per poi dirigerci verso l’interno sulla A27. I paesaggi sono molto belli, alla nostra destra mare e distese di sabbia mentre a sinistra villaggi, campi coltivati, bufali,…
Arriviamo al nostro resort per l’ora di pranzo, il proprietario ci prepara qualcosa da magiare, breve relax di qualche ora e poi si parte per l’esplorazione del sito archeologico in tuk tuk. Il resort è molto bello, appena costruito e pulitissimo: camera con letto matrimoniale e 1 singolo, aria condizionata e terrazzo sulle risaie.
I prezzi per visitare i siti archeologici sono parecchio cari, un tempo esisteva un biglietto cumulativo ad oggi purtroppo abolito. L’ingresso per il sito di Polonnaruwa costa 25usd (metà per i bambini), il proprietario del resort ci propone un tour in tuk tuk di circa 4 ore, ingressi compresi, per un totale di 50usd …perfetto! Un’altra opzione potrebbe essere quella di visitare il sito in bici…ma fa caldo e non hanno bici per bambini….l’opzione tuk tuk è perfetta!
Visitare siti archeologici non è solitamente quello che i bambini desiderano maggiormente e Gabri è un odi quelli, prima di partire ho pensato allora di preparare una mini caccia al tesoro (con tanto di mappa e indovinelli e premio finale) per Gabriele…un successo! Gabri si è divertito e, forse, ha imparato anche qualcosa…e noi con lui!
Tornati in albergo ceniamo in cortile e andiamo a nanna…domani sarà un’altra giornata di spostamenti e visite!
11 luglio visita di Anuradhapura e trasferimento in auto a Sigiriya
Oggi ci spostiamo per visitare in giornata Anuradhapura e trasferirci in serata a Sigiriya dove ci fermeremo per 2 notti.
Partiamo alle 8 del mattino, Anuradhapura dista da Polonnaruwa circa un centinaio di chilometri e, per raggiungerla, ci vogliono quasi 2 ore. Rispetto a Anurdhapura qui troviamo molti fedeli che si recano presso i vari siti buddhisti per pregare, l’ambiente è quindi molto più “vero” e coinvolgente dal punto di vista spirituale: decine di fedeli vestiti di bianco pregano a mani giunte di fronte all’albero del Bodhi o ai templi più famosi, cantano, portano offerte davanti alle statue di Buddha…. il tutto in un tripudio di colori dei fiori donati in offerta…..Ovunque bancarelle disseminate agli ingressi dei templi vendono di tutto: gelati, snack e bibite, souvenirs ma soprattutto mazzi di fiori coloratissimi da portare in dono al tempio. Una famiglia ci offre della frutta che noi rifiutiamo….li incontreremo più avanti nella nostra visita e, scambiate quattro chiacchiere, la ragazza, con cui ormai sono amica su FB, mi spiega che sono rimasti dispiaciuti dal nostro rifiuto, per loro rifiutare del cibo offerto non è cosa gradita. Anche qui l’ingresso per la visita è di 25 usd, Gabri non ha pagato.
I templi sono sparsi in un’area abbastanza vasta per cui ci spostiamo in auto da uno all’altro e, nel tardo pomeriggio, riprendiamo il nostro viaggio destinazione Sigiriya che raggiungiamo in circa 1 ora e mezzo.
12 luglio visita al tempio rupestre di Sigiriya e alle Grotte di Dambulla
Oggi dedichiamo la mattinata alla visita della rocca di Sigiriya e il pomeriggio alle grotte di Dambulla che si trovano a 30 min di auto da Sigiriya. Il tempio rupestre di Sigiriya è molto affascinante: considerata da alcuni l’ottava meraviglia del mondo, è composta da un antico castello eretto da re Kasyapa nel quinto secolo. Il sito archeologico di Sigiriya contiene i resti del palazzo maggiore costruito sulla sommità piatta della collina, una terrazza di medio livello che comprende la Porta dei Leoni ed un muro con affreschi, il palazzo secondario che si arrampica sui pendii sotto la roccia, ed i fossati , le mura ed i giardini che si estendono per centinaia di metri oltre il bordo della roccia. Il sito fungeva sia da palazzo sia da fortezza. I ruderi rimasti sono sufficienti per permettere ai turisti di restare stupefatti della semplicità ed allo stesso tempo della creatività dei suoi architetti.
Gabriele si è divertito a “scalare” la rocca salendo per le strette scale a chiocciola attaccate alla parete, camminando sulle lunghe passerelle sospese, fino ad arrivare alla sommità da cui si gode un fantastico panorama. Lungo la discesa incontriamo anche un incantatore di serpenti .. sinceramente a me fa un pò senso ma Gabri ne è entusiasta!
Il momento migliore per visitare la rocca è sicuramente il mattino presto o il pomeriggio tardi in modo da soffrire un pò meno il caldo, tenete poi conto che, lungo il percorso (ci vuole circa 1 ora per arrivare in cima), non ci sono bar/chioschetti per cui ricordatevi di portarvi dell’acqua e un cappellino per il sole per i bambini.
Nel pomeriggio andiamo alle grotte di Dambulla, anche qui altra arrampicata sotto il caldo e visita alle grotte che contengono dipinti e statue di Buddha.
Devo dire che, se la rocca mi ha colpito e mi è piaciuta moltissimo (le pitture rupestri sono bellissime e la “scalata” è divertente), le grotte di Dambulla non mi sono piaciute un granchè ma, forse, il mio giudizio è dovuto al fatto che lo scorso anno abbiamo visitato in Cina le Yungang Caves decisamente molto più affascinanti e spettacolari.
13 luglio trasferimento in auto da Sigiriya a Ella (visita ai giardini delle spezie, alle piantagioni e alla fabbrica di te, alle cascate e a Nuwara Eliya)
Altra giornata di viaggio, oggi ci trasferiamo da Sigiriya a Ella, visitando durante il nostro percorso: un giardino delle spezie, una fabbrica di tè, le cascate della Hill Country e la cittadina di Nuwara Eliya…facendo un breve stop alla stazione ferroviaria di Kandy per ritirare i biglietti del treno per il giorno successivo (Ella-Kandy) che Rasika ci aveva comprato anticipatamente….questa volta avremo dei posti a sedere prenotati!!
La giornata è stata particolarmente lunga e stancante, partenza alle 7 del mattino ed arrivo alle 18.30…più di 11 ore di viaggio! Durante il percorso però abbiamo fatto varie soste:
- visita al giardino delle spezie con spiegazione (in italiano!!!) delle varie tipologie di spezie coltivate nel giardino e breve sosta ristoratrice con massaggio fatto utilizzando un’olio prodotto presso la piantagione…il tutto si conclude nel mini negozietto situato dietro il giardino e dove vengono venduti vari prodotti (oli, creme di bellezza, sacchetti di spezie,….). I prodotti che vengono venduti qui hanno prezzi molto più alti rispetto a quelli che paghereste in un normale negozio, noi non abbiamo comprato nulla, ci siamo fatti dare l’indirizzo di email per eventuali acquisti on line dall’Italia e dato una mancia al ragazzo che aveva fatto il massaggio.
- visita alla fabbrica di tè, una ragazza ci spiega come funziona la coltivazione e lavorazione del tè e ci offre, al temine del tour, una tazza di tè bollente. Anche qui cercano di venderci i loro prodotti, nuovamente molto più cari rispetto al prezzo dei negozi, adottiamo nuovamente la tecnica di farci dare l’email per eventuali acquisti on line….tra l’altro nei nostri zaini non ci sarebbe molto spazio per eventuali acquisti!
- visita alle cascate della Hill Country, belle e anche piuttosto imponenti.
- breve sosta presso la cittadina di Nuwara Eliya, apprezzata stazione climatica fin dal periodo coloniale inglese, è al centro di estese piantagioni di tè. Situata a 1,896 m. di quota sulle rive del lago Gregory ha un clima particolarmente fresco che non ci dispiace!..per il resto niente di che, a me non è piaciuta particolarmente. È soprannominata “Little England” perché ricorda una tipica cittadina del Regno Unito: gli edifici amministrativi sono in mattoni, le case private hanno spesso il tetto in legno e non mancano pubs, campi da golf e galoppatoi, svaghi preferiti dagli inglesi allora come oggi. Il cielo poi spesso coperto da nuvole e le notti piuttosto freddine che richiedono l’uso del riscaldamento contribuiscono a creare questa strana sensazione di una Inghilterra nel bel mezzo dei tropici. Difficile credere che la calda e umida Colombo si trovi ad appena 180 km di distanza.
Alle 18.30 arriviamo sfiniti al resort che ci aveva prenotato Rasika e il proprietario ci propone una camera con 1 solo letto matrimoniale..per farla breve discutiamo finchè il tipo non ci aggiunge un lettino e, sotto nostra insistenza, una zanzariera…per fortuna perché anche qui ci sono, nonostante il proprietario del resort sostenesse il contrario, le zanzare!
Il resort in realtà è carino, la nostra camera ha un’immensa finestra che da sulla vallata e il salotto al piano inferiore è circondato da una parete a vetri colorati che si affacciano su un fantastico panorama.
Per cena decidiamo di scendere in paese, la stradina per raggiungerlo è immersa nel buio più totale, ci fermiamo a cenare nel primo ristorantino che troviamo e poi torniamo in camera..stanchi morti!
14 luglio trasferimento in treno da Ella a Kandy
…..ed eccoci pronti per un altro viaggio di circa 6/7 ore in treno da Ella a Kandy. Questa volta abbiamo prenotato il biglietto in anticipo (1.800 rs per 3 persone) …..posti a sedere assicurati! Il paesaggio è fantastico, boschi prima e piantagioni di tè poi…il tutto avvolto in un’aria frizzantina che fa veramente piacere! Durante il percorso inizia anche a piovigginare ma, arrivati a Kandy nel pomeriggio, il tempo si è già ristabilito. Alla stazione troviamo Rasika che ci porta presso un resort che si trova vicino al suo: Eaglesrest Homestay (da lui infatti non c’è posto questa sera, andremo al Bethel Rest domani e la sera successiva). L’homestay dove ci porta è fantastica: due camere comunicanti con ampio balcone a cui si accede attraverso un’immensa porta finestra e mobili antichi veramente belli. La proprietaria è molto accogliente, parla un perfetto inglese e ci porta un ottimo succo di frutta appena fatto. Gabri è contentissimo, in casa infatti ci sono vari animali con cui giocare: gatti, cane, conigli a cui dar da mangiare, un cavallo e..un falco! Ci riposiamo un pò e, per cena, andiamo al Bethel Rest: Gabri non vede l’ora di giocare e cenare con il suo nuovo amico Dinal (il figlio di Rasika). A cena ci sono anche dei parenti di Rasika che vivono negli Stati Uniti e dei loro amici, insomma..tavolata immensa!
15 luglio visita di Kandy, spettacolo di danza e tempio del dente durante la cerimonia serale
Oggi dedichiamo la mattinata a una prima visita di perlustrazione di Kandy e…a un primo giro di shopping che concluderemo domani! Pranziamo da KFC ..e così abbiamo fatto contento Gabri che, dopo giorni di riso, verdure e pollo, si mangia un hamburger con regalino “for kids” annesso nel classico “kids menu”….a fianco al KFC c’è anche un grande supermercato dove si possono comprare a basso costo eventuali souvenir: te, spezie, latte di cocco, olio per i capelli, balsamo ayurvedico,…. Continuiamo il nostro giro nel pomeriggio nei pressi del lago, verso le 15 però inizia a piovere e fa freschino, ci infiliamo quindi da Natural Coffee in Temple Street proprio di fronte all’ingresso del Tempio del Dente: si tratta di un lungo e stretto baretto a due piani dove servono caffè normali o elaborati ma anche cioccolate calde e gelati. Ci fermiamo un’oretta chiacchierando con una simpatica signora di Shangai e, verso le 16.30, ci incamminiamo per andare a vedere le danze locali. Lo spettacolo inizia alle 17.30 e dura circa un’ora, se volete trovare un posto tra le prime file però conviene arrivare con un pò di anticipo. Le danze sono carine ma la parte che piace di più a Gabriele è quella dei mangiafuoco e dei danzatori che, a fine spettacolo, camminano sui carboni ardenti!
Finito lo spettacolo ci rechiamo al tempio del dente (1.000 rs a testa) che vado a visitare per conto mio…Fabrizio e Gabriele mi aspettano fuori! Il momento migliore per visitare il tempio è la mattina (dalle 9 alle 10.30) o il tardo pomeriggio (dopo le 18), ossia durante la cerimonia che vede decine (se non centinaia) di fedeli portare le proprie offerte di fiori di fronte al reliquiario dove è contenuto il dente di Buddha. Una lunga coda di fedeli pazienta lungo le scale che salgono al piano superiore mentre i turisti si ammassano per scattare fotografie…tutto ciò toglie, dal mio punto di vista, il senso di spiritualità che dovrebbe avvolgere un posto così sacro.
Concluso il mio giro torniamo al Bethel Rest con un tuk tuk che, a metà strada, lungo la salita nel buio più totale della foresta, ci dice che non sa come raggiungere il nostro resort, risultato: ci facciamo mollare a metà strada nel buio più totale! Per fortuna poco vicino troviamo un chioschetto e chiediamo al proprietario di telefonare a Rasika che gli spiega la strada (in realtà bastava fare ancora 2 curve), prendiamo un altro tuk tuk e arriviamo a destinazione!
16 luglio mattinata di shopping a Kandy e visita della scuola del nostro amico Dimal e della chiesa protestante
Oggi trascorriamo la mattinata per concludere il nostro shopping a Kandy…anche qui , come in Malesia, non mi lascio sfuggire l’acquisto di 2 bellissimi sari per me! Pranziamo e nel primo pomeriggio andiamo a visitare la scuola dell’amichetto di Gabri, Dimal e la chiesa protestante dove lavora suo papà. Dimal conduce Gabri per i meandri della sua scuola mostrandogli la sua classe, il compito che ha fatto la mattina, l’aula delle insegnanti, la mensa, il parco giochi,….bellissima esperienza di vita quotidiana! Gabri vuole trascorrere l’ultimo pomeriggio con il suo amico Dimal per cui, dopo essere stati alla sua scuola, decidiamo di tornare a casa dove i bimbi trascorrono tutto il pomeriggio e la serata a giocare.
17 luglio trasferimento in treno da Kandy a Colombo
Oggi altro (e ultimo) trasferimento in treno …. da Kandy a Colombo! Partenza prevista per le 12.50 (reale 13.30) e arrivo a Colombo verso le 17.30, alla stazione troviamo ad aspettarci l’autista del taxi che ci aveva preso all’aeroporto, impieghiamo circa 40 minuti per arrivare all’albergo (Villa Shade) e anche questa sera (come all’andata) ordiniamo la cena per telefono e poi a nanna!
18 luglio partenza in serata per l’Italia (scalo a Dubai – compagnia aerea Emirates)
L’aereo per il rientro parte in serata, passiamo quindi la mattinata in relax nel bellissimo giardino di Villa Shade, facciamo una passeggiatina nei dintorni e nel pomeriggio prendiamo il taxi per andare all’aeroporto…si torna! Lo scalo a Dubai è lunghetto (quasi 7 ore) ma decidiamo di restare in aeroporto, il solo pensiero di uscire a fare un giro con più di 40°C ci fa decisamente passare la voglia! Arriviamo a Milano alle 8 del 19 luglio, ritiriamo la macchina e rientriamo a Genova dove arriviamo per le 13.
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